Terra lavorativa
et vignata
A partire dall’anno Mille, il toponimo Trasqua compare in tutti i catasti, i lasciti e le eredità. Viene presentato come appezzamento di prestigio che lungo la storia si ingrandisce e delinea sempre meglio i suoi confini. Fino ai 120 ettari dell’attuale proprietà, rappresentata dalla famiglia Hulsbergen, che ha acquistato la Tenuta nel 2001.In ogni rogito e atto notarile, Trasqua è espressamente legata alla viticoltura. Terra lavorativa et vignata, come si legge, le cui sortes et rebus (i «terreni e le cose») esistono perché qui esiste la possibilità di fare un grande vino, capace di vincere il tempo.